5 cose che (forse) non sai su N-able RMM

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5 cose che (forse) non sai su N-able RMM

Ready Informatica, Distributore IT ad Alto Valore Aggiunto
Pubblicato da Valentina Canzi in servizi gestiti · Lunedì 06 Set 2021
Tags: NableRMMWEBControl
5 cose che (forse) non sai su N-able RMM

Durante l’evento Empower 2021, dedicato a tutti gli MSP, Marc-Andre Tanguay, head automation nerd in N-able, si è reso conto che molti Partners restavano stupiti di alcuni aspetti sull’uso della piattaforma di Remote Monitoring & Management (RMM), per questo motivo ha voluto condividere con tutti noi i punti più trascurati, ma che possono essere interessanti per dare una spinta all’attività di monitoraggio svolta dagli MSP.

1. Puoi usare Web Protection come un facile strumento di vendita
Se si usa solo la modalità rapporto del prodotto, puoi produrre report dopo due/quattro settimane che mostreranno le tendenze su ciò che stanno facendo gli utenti finali.
Questo rappresenta senza dubbio un incentivo per usare in modo completo il prodotto.

2. Usa i modelli di monitoraggio per standardizzare
La standardizzazione ti permette di avere maggiore efficienza, risparmiando tempo e denaro nel lungo periodo. Puoi usare i modelli in RMM per uniformare il più possibile le soglie dei tuoi controlli.
Molti MSP sembrano non cogliere i vantaggi dei modelli, o perché non li usano o perché li usano in modo inefficace. Trattare ogni cliente come unico rallenta la tua attività rendendo tutto più complicato.
È meglio affidarsi ai modelli di monitoraggio per accelerare i processi e riuscire a servire più clienti.

3. Usare i dispositivi di rete per estendere il monitoraggio
In RMM, è possibile utilizzare i dispositivi di rete per monitorare ogni dispositivo nell'ambiente del cliente, oppure è possibile usare un server su cui aggiungere controlli SNMP per interrogare i dispositivi di rete, riducendo così i costi. Anche se questo workaround ridurrà la granularità degli avvisi, ti permetterà di darti quello di cui hai bisogno per far partire il monitoraggio.
Senza costi aggiuntivi e usando un dispositivo esistente, potrai monitorare intranet del cliente, siti web, porte firewall (interne ed esterne) e molto altro. È qualcosa per cui si paga, perché non sfruttarlo?

4. Controlla quando le patch vengono installate
Per quanto riguarda le patch, hai la possibilità di controllare quando vengono installate, quando il dispositivo si riavvia e puoi anche forzare le patch nel caso in cui i dispositivi di un utente dovessero perdere la finestra di installazione.
Se si applica una patch di notte, ma i dispositivi degli utenti sono offline, si può stare senza patch per settimane e questo comporta un potenziale rischio per la sicurezza.
Se invece gestisci la situazione avvisando il cliente che la patch verrà installata di notte ma se si dovesse perdere la finestra, verrà applicata la mattina dopo, contribuirai a ridurre il ritardo tra il momento in cui la patch è uscita, in cui è stata approvata e (la più importante) quando viene installata.

5. Ricordati di eseguire il Riavvio
La maggior parte delle patch richiede il riavvio.
Se il dispositivo non è riavviato, la patch non è tecnicamente installata e quindi anche la sicurezza non è aggiornata.

Scrivici per maggiori informazioni o per organizzare una call di approfondimento sulla piattaforma RMM di N-able: msp@ready.it.



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